5.3.09

ecco, accontentati tutti quelli che abbiamo incontrato in tournée e ci hanno richiesto di poter lasciare un commento

11 commenti:

  1. ciao elena, ieri sono stata allo spettacolo al teatro cargo, complimenti, mi è proprio piaciuto. cercherò di seguirti di più.
    valentina

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  2. ciao elena, anche io con mio marito siamo stati al Cargo ieri sera, pur avendoli fatti di persona, ti rinnovo i complimenti. Come ti dicevo ieri in ambulatorio di dietologia arrivano tutti i giorni casi dovuti a disturbi del comportamento alimentare i famosi DCA. Ormai non esiste più solo anoressia e bulimia, ma tantissimi altri disordini psichici legati all'alimentazione e al fitness: dall'ortoressia alla bigoressia (puoi leggere Anticorpi di Maria luisa Stagi)ma soprattutto quei disordini che portano alle cosiddette abbuffate (come diceva già Concato!!)che servono per riempire un vuoto interiore. Il cibo è sempre a portata di mano, il junk food oltretutto costa pochissimo per cui non incide nemmeno troppo sul bilancio famigliare. Chi soffre di questo disturbo va aiutato non solo con dietoterapia, educazione alimentare e sanitaria, ma anche con l'aiuto di psicologi specializzati, lavorando in una specie di team. I gruppi in genere funzionano bene, anche se non si perde peso si viene a contatto con altre persone con lo stesso problema: per cui si confrontano esperienze simili, si ascoltano storie e i vari tentativi fatti per tornare al peso forma e questo crea comunque un gruppo solidale, amicizie e aiuto reciproco.
    Un altro libro molto interessante è "Ma tu mi vedi grassa?" un libro ironico e divertente scritto da una donna alle prese con il proprio peso e le "magre stronze".
    se posso esserti d'aiuto scrivimi pure.

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  3. un abbraccione dal tecnico totale

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  4. teatro a baratto.
    grazie elena della bellissima accoglienza, le belle serate e la fantastica atmosfera, il festival ha di fondo un idea e un intuizione geniali.
    Incasso della serata del 26 settembre 2009:
    43 bottiglie di buon vino,
    5 confezioni di marmellata,
    3 barattoli di miele,
    1 pacco di biscotti tradizionali,
    1 bottiglia di limoncello,
    1/2 caciotta di buon formaggio,
    1 salame senese,
    1 buonissima pancetta senese
    e rullo di tamburi...un indimenticabile pezzo di mondo!

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  5. Mi chiamo Linda e ho i capelli ricci, sono nata cosi'.Da sempre lotto con l'idea, che i capelli ricci danno un aria in disordine e comunque non mi sono mai piaciuti. Cosi' per ogni occasione importante...incontro di lavoro ,feste e anche quando mi piaceva qualcuno, sono sempre andata dal parrucchiere a cercare di domare i miei capelli.Ho letto il libro di Elena " Bella Tutta" e subito dopo senza neanche pensarci ho lasciato finalmente in pace i miei capelli. Risultato tutti ma proprio tutti mi dicono: " che bei ricci ,i tuoi capelli sono fantastici." Mi sento bene anch'io grazie Elena!

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  6. Mi chiamo Silvia,
    ho letto il libro e sono sconcertata.
    Forse a 14 anni avresti dovuto andare da un terapeuta e praticare un pochino di sport anzichè dare la colpa della tua vita infelice e delle tue delusioni d'amore ai chili di troppo.
    Credo anche che 14 anni siano pochi per le pratiche sessuali descritte nel libro....considerando che non avevi neppure idea di che cosa fosse un contraccettivo...
    Non credo che la tua filosofia di vita sia da imitare, e mi chiedo come tu abbia potuto scrivere un libro all'interno del quale descrivi le tue abbuffate solitarie come se fossero l'unica alternativa. Ripeto:fare un minimo di sport ti avrebbe reso sicuramente piu' felice e meno "cicciottella" e magari ti saresti goduta il cibo in maniera sana e non compulsiva.....
    Sarebbe meglio evitare di vantarsi di comportamenti negativi che possono essere modelli diseducativi al pari di quelli opposti.

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    1. Cara Silvia,non avevo visto questo commento e non so quanti anni hai,il libro è un romanzo e non è una biografia,anche se è scritto in forma biografica.La Elena del romanzo non sono io. Io sono stat campionessa di pattinaggio artistico,ho fatto le gare di ciclismo, nuoto,e sono anche danzatrice. sto bene nei miei 80 chili per 1 e 70 di altezza ,ho un marito che mi adora e un figlio bellissimo.
      Durante l'adolescenza studiavo molto e facevo sport e i fidanzati dai 18 anni in poi...Dal 1994 faccio l'attrice di cinema e teatro e da pochi anni anche la scrittrice. Le abbuffate descritte non le ho mai fatte ,ma ti giuro che ho amiche bulimiche che me le hanno raccontate e ne sono uscite solo accettendosi e amandosi cosi' come sono. sarebbe bello risolvere tutto solo con lo sport... buonanotte..e spero che tu venga a vedere i miei spettacoli.

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  7. Silvia scusa se m'intrometto, ma credo che tu non abbia capito il significato del libro, ti consiglio di rileggerlo con attenzione. Tra quelle righe c'é la sofferenza, c'é la rabbia, c'é la voglia di soffocare un disagio. Cosa centra tutto questo con lo sport?
    Credi che ci siano veramente modelli da imitare nella vita? Credi che lo scopo del libro sia veramente quello? E se invece ponessimo più attenzione a quello che sta tra le righe e rimanessimo nel dubbio, non sarebbe piú costruttivo ? Ciao Cristina

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  8. Ciao Elena,

    Mi chiamo Sara, ho appena finito di leggere il tuo libro e volevo dirti che hai scritto un libro fantastico!
    in un momento storico-culturale in cui tutti dobbiamo omologarci a questo o quel sistema, a questo o quello stile, una ventata di "sii quello che sei che non sbagli mai" mi ha fatto proprio piacere!
    Mi sono anche rivista in tanti passaggi del libro: le 10000 dieta provate e mai riuscite, il mangiare tanto per riempire un vuoto...nel mio caso mangiare tanto per crescere prima e poter sopportare una vita troppo più grande di me, ma soprattutto la consapevolezza, conquistata con tanta fatica, di essere un pò unica.
    Non conoscevo i tuoi lavori ma stai pur tranquilla che quando passerai dalla mia adorata Firenze non mi farò scappare i tuoi spettacoli!!

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  9. Cara Elena,
    Vorrei ringraziarti di aver scritto questo libro. Innanzitutto è stato bellissimo ritornare negli anni della mia adolescenza… Mi hai ricordato i giornaletti che leggevo (Dolly), la musica che ascoltavo, le radio con le dediche e tutta l’atmosfera di quel periodo della mia vita cui non pensavo più da decenni. Sei riuscita a farmi rivivere tutto ciò con la tua scrittura. Grazie e brava.
    Non avendo mai avuto problemi di peso, mi hai anche fatto entrare nell’intimità di chi soffre…
    Un primo romanzo riuscitissimo, sono impaziente di leggere il prossimo!

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